L’I C. ”G.BATTAGLINI” ha una storia profonda, articolata, ricca, lunga quasi un secolo, meritevole di un’attenzione particolare. La sua nascita risale al 14 luglio 1912 con la legge n. 854, art.3 sotto la monarchia come Istituto Tecnico Regio, disciplinato con il Regio decreto n. 1054 del 6 maggio 1923. La documentazione relativa alla scuola nella città di Martina inizia dal 1922. In quest’anno il Collegio docenti era costituito dal direttore Luigi Perrone. Con la riforma Gentile la scuola tecnica del 1923 divenne Scuola Complementare e si trasformò, nel 1928, in Scuola Tecnica d’Avviamento Professionale che continuerà ad esistere fino al 1963, anno di nascita della Scuola Media Unica.. Dal 1935 al 1936 la Scuola Tecnica Pareggiata acquista una nuova denominazione: Scuola Secondaria di Avviamento Professionale e Commerciale. La denominazione ”Giuseppe Battaglini” risale al decreto ministeriale del 2 giugno 1952. Il nome “Battaglini” è, soprattutto, una scelta che esalta un grande esponente della cultura martinese, matematico e scienziato militante. Diviene Istituto Comprensivo, (Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado) nel 2004 (Delibera della Regione Puglia n. 31 del 5 febbraio), assorbendo i plessi periferici di “S. Paolo” e “Carpari”.
(prof.ssa Teresa Castello)
Chi è Giuseppe Battaglini
Giuseppe Battaglini è nato a Napoli nel 1826, da una famiglia martinese. Egli visse sino a 18 anni a Martina Franca e studiò sotto la guida di Antonio Chirulli, intellettuale antiborbonico che fu determinante per le sue successive scelte politiche. A Napoli si iscrisse alla Scuola di Applicazioni di ponti e Strade, fondata da Gioacchino Murat nel 1811, dove approfondì i suoi studi in matematica sino a diventare assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Capo di Monte. Liberale convinto, fu uno dei pochi che non accettò di firmare la revoca voluta da Ferdinando IV della stessa carta costituzionale già data; circa ottanta anni prima di quei dodici intellettuali antifascisti che si rifiutarono di firmare l’appartenenza allo stato totalitario perdendo così l’insegnamento universitario, Battaglini perdette il posto di assistente, così faticosamente conquistato e per sopravvivere diede lezioni private. Ma questa situazione gli permise di imparare diverse lingue straniere, di tradurre opere scientifiche, di avere contatti con i maggiori matematici europei dell’ epoca e soprattutto di condurre liberamente ricerche in un ramo della geometria, le geometrie non Euclidee, a cui diede rilevanti contributi. In seguito con l’unità d’Italia, con decreto dittatoriale di Giuseppe Garibaldi del 29 ottobre 1860, Battaglini fu nominato professore di geometria superiore presso l’Università di Napoli e questa fu la seconda cattedra in tale disciplina istituita in Italia, dopo quella di Pisa assegnata all’altro grande matematico italiano Luigi Cremona.
(prof.ssa Clelia Stasi)